Niente sarà più come prima
Ricordi di un ragazzo che voleva cambiare il mondo
al Santa Maria della Pietà
In questo libro, pubblicato postumo a cura della Professoressa Rosanna Canero Medici, Alfredo Lacerenza si propone di raccontare ad alcuni tirocinanti e al lettore le situazioni inumane nelle quali erano costretti a vivere quelli che erano stati rinchiusi nell'Ospedale Psichiatrico del Santa Maria della Pietà negli anni '80, ossia poco dopo l'entrata in vigore della legge 180.
Lavorava al settimo padiglione, centro sociale, e aveva, insieme ad altri colleghi, il compito di occuparsi del reinserimento sociale, lavorativo e abitativo nel territorio. Parte dalla consapevolezza che il manicomio, e qualsiasi chiusura e segregazione, distrugge le persone, creando in loro quella che chiama la sindrome del manicomio.
È un libro di ricordi, una testimonianza e nello stesso tempo contiene molti spunti critici che permettono di vedere anche le crepe della realtà degli attuali Servizi di Diagnosi e Cura che, trascurando il reinserimento del disagiato, non fanno altro che cronicizzare il disagio.
Il libro ha diverse chiavi di lettura. Le storiche panchine del cortile del centro sociale, sembrano rappresentare un prisma che scompone i ricordi, nei colori degli arcobaleni è insieme un ponte che rende possibile la coesistenza simultanea di tempi diversi. E, sempre muovendosi nell'illusione del tempo, il nulla sarà come prima, titolo del lavoro, trae origine da quando fanno sfilare, per le vie del quartiere, un drago cinese, con dentro operatori e degenti, invitando ad una festa e in qualche modo ad un cambio di coscienza.
Molti sono i contenuti trattati come le situazioni di vita, le regole di vita e i metodi di contenzione disumani che venivano applicati negli Ospedali Psichiatrici. In particolare è presente un capitolo sull'elettroshock e un capitolo sulla descrizione del padiglione.
Il lettore viene portato a conoscere la vita dei malati mentali, fatta di punizioni, solitudine e sigarette. Tutto il racconto fornisce molti spunti per il presente dei disagiati mentali e le loro famiglie e affida ai giovani il compito di proseguire nella strada del loro reinserimento sociale, unica strada per ridare un senso alla loro vita.
Autore
Alfredo Lacerenza: laureato in Psicologia nel 1980, psicofisiologo dal 1986. Collaboratore e cultore della materia per la Cattedra del Professor Massimo Reitano dell’Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’. Ha svolto lavori di ricerca per l’Istituto Superiore di Sanità sull’AIDS; ha partecipato dal 1981 al 1985 al progetto del Fondo Sociale Europeo/Regione Lazio per “la riabilitazione e il reinserimento dei lungodegenti psichiatrici”; nel 1980. Successivamente al terremoto in Irpinia, ha realizzato, insieme al dr. Andrea Moser, la ricerca-documentario per conto dell’Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’. Vincitore del Premio Franco Basaglia nel 2010 per la sua attività volta al reinserimento lavorativo ed abitativo dei lungo degenti del Santa Maria della Pietà.
Musicista, bassista e paroliere del gruppo musicale Dis/Funzioni Mentali, figlio e nipote di musicisti, compositori e direttori d'orchestra.
A chi si rivolge
Questo lavoro si rivolge ad una vasta platea di lettori ed in particolare agli studenti e ai giovani laureati in psicologia e in medicina, e vuole essere strumento di dialogo , di comprensione e stimolo che permette di conoscere quale era la situazione negli Ospedali Psichiatrici, e in particolare al Santa Maria della Pietà, subito dopo l'entrata in vigore della legge 180/78 e di comprendere anche i punti critici degli attuali Servizi di Diagnosi e Cura. Punto cardine del lavoro è la consapevolezza che anche la situazione attuale non si preoccupa adeguatamente di dare un reinserimento sociale, abitativo e lavorativo dei disagiati psichici, ma contribuisce spesso alla cronicizzazione del disagio. Affida ai giovani psicologi e psichiatri, e ai giovani in genere, il compito di proseguire un discorso mai terminato, sul disagio mentale e sul disagio in genere, ma soprattutto di intervenire sul territorio per modificare la situazione del disagiato mentale.
Brossura
Pagine 92
Formato 15x21 cm
ISBN 978-88-99566-39-5
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