La mancata elaborazione della separazione e dell’assunzione delle reciproche responsabilità nel fallimento della propria unione, da parte della coppia può dar luogo ad un rapporto conflittuale e disfunzionale. I figli vengono coinvolti in triangolazioni familiari, assumendo loro stessi un ruolo attivo nel conflitto, e mettendo in atto di volta in volta strategie per risolvere i propri problemi familiari, che si esprimono anche con il rifiuto verso un genitore a favore dell’altro.
Indice
PRESENTAZIONE di Marino Maglietta
PRESENTAZIONE di Nicola Materassi
INTRODUZIONE
CAPITOLO 1 – Separazione e conflittualità
La separazione come processo psicologico e sue dinamiche relazionali
Evoluzione delle ricerche: dall’ipotesi strutturalista all’ipotesi relazionale
Contributo della Teoria Sistemico Relazionale
Contributi della psicobiologia
CAPITOLO 2 – Mobbing genitoriale e Sindrome di Alienazione Parentale
Dalla conflittualità all’alienazione
Il mobbing genitoriale
La Sindrome di Alienazione Parentale (PAS)
Definizione
Effetti della PAS nel bambino e nel genitore alienante
Tipologie di genitore alienato e di genitore alienante
Trasformazione del legame di attaccamento con il genitore bersaglio
Stadi caratterizzanti la programmazione e strategie attuate dal genitore alienante
Sintomatologia caratterizzante la Sindrome di Alienazione Parentale
Principali differenze tra diagnosi di PAS e diagnosi di abuso realmente commesso dal genitore rifiutato
La relazione tra la Sindrome di Alienazione Parentale e la Sindrome del Falso Ricordo
Analogie tra PAS e mobbing
Fattori extrafamiliari di consolidamento della Sindrome
Interventi terapeutici: al confine tra psicologia e giustizia
Studio di follow-up condotto da Gardner
Altre sindromi
La Sindrome della Madre Malevola
La Sindrome del Padre Interdetto
Qualche dato circa la diffusione di queste Sindromi
CAPITOLO 3 - La Sindrome di Alienazione Parentale nel panorama italiano.
Il contributo italiano allo studio della Sindrome di Alienazione Parentale
CAPITOLO 4 – Tra giuridico e psicologico
Premessa
Interventi possibili nell’ acting out giudiziario
Mediazione e affidamento dei minori nei casi PAS
CONCLUSIONI
BIBLIOGRAFIA
SITOGRAFIA
Quarta di copertina
La mancata elaborazione della separazione e dell’assunzione delle reciproche responsabilità nel fallimento della propria unione, da parte della coppia può dar luogo ad un rapporto conflittuale e disfunzionale. I figli vengono coinvolti in triangolazioni familiari, assumendo loro stessi un ruolo attivo nel conflitto, e mettendo in atto di volta in volta strategie per risolvere i propri problemi familiari, che si esprimono anche con il rifiuto verso un genitore a favore dell’altro. Infatti, quando i comportamenti mobbizzanti, posti in essere da un genitore per distruggere e svilire la relazione genitoriale dell’altro, assumono dimensioni rilevanti, gli esiti probabili sono la Sindrome di Alienazione Parentale, o l’esautorazione quasi spontanea del genitore non affidatario da ogni aspetto della vita del figlio, con la rinuncia ad esercitare il proprio ruolo poiché non riesce a far fronte agli ostacoli che glielo impediscono.
L’ambiente sociale e l’ambiente familiare rinforzano l’acquisizione di potere del bambino, che assume un atteggiamento adultomorfico, appoggiando il genitore più potente, quello che innesca l’azione programmante, e svilendo l’altro, il cui allontanamento potrà rendere difficile il processo di identificazione-differenziazione nel corso del suo sviluppo, e non permetterà un concreto confronto con la realtà, consolidando con più probabilità l’azione programmante. In Italia non è stata data rilevanza al fenomeno della Sindrome di Alienazione Parentale, come si può osservare considerando il numero esiguo di lavori pubblicati e la mancanza di un chiaro e univoco riconoscimento della sindrome da parte della giurisprudenza rende l’attuazione degli interventi un problema complesso. Si fa strada l’idea di equiparare la PAS ad un abuso psicologico vero e proprio e di intervenire su tutti e tre gli attori, dal momento che la disfunzionalità della relazione richiede un cambiamento di tutti coloro che ne sono parte. L’intervento è finalizzato a far riappropriare i genitori del loro ruolo genitoriale e a perseguire l’interesse dei bambini, ossia, come sostiene Selvini, di permettere al bambino di definirsi come un “individuo resiliente”, dotato, quindi della capacità di sopravvivere e fortificarsi da un’esperienza potenzialmente traumatica. Ciò che si rende comunque sempre più evidente, è che, misconoscere l’origine relazionale del rifiuto, implica il rischio di contribuire ad amplificare ed “irrigidire” la patologia.
Autore
Antonella Parrini, nata a Firenze il 06/11/1969, è laureata in Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione presso la Facoltà di Psicologia di Firenze.