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I disegni dei bambini come viaggio alla scoperta delle emozioni

Il secondo capitolo del volume Progetti di Psicologia. Scuola, Professione, Esame di Stato è dedicato a un progetto di educazione alle emozioni nella scuola primaria, dal titolo “Viaggio alla scoperta delle emozioni. Un percorso fatto di colori, musica e tanta fantasia!”. Proporre in una scuola elementare, o in una scuola dell'infanzia, un progetto rivolto all'educazione emotiva vuol dire utilizzare tanti materiali di facile consumo, quali fogli, tempere, colla, colori vari, cartelloni, forbici e pennelli. Questo perchè lo strumento principe che vi troverete principalmente a utilizzare e proporre ai bimbi è il disegno. Il disegno è il modo più naturale di espressione dei bambini che coinvolge fattori intellettivi e affettivi. Attraverso i disegni i bambini ci consentono l'ingresso nel loro mondo affettivo e creativo e ci permettono di comprendere tutti i disagi, le preoccupazioni e i problemi più nascosti che non riescono o non vogliono esprimere verbalmente. Anche uno scarabocchio, un piccolo segno, una leggera macchia, può suggerirci tanto del loro mondo. Attraverso l'analisi dei disegni possiamo capire quello che i bambini vogliono dire.

OLTRE IL LIBRO, LO SCARABOCCHIO. Con questo post vorrei integrare il capitolo del mio libro dedicato al progetto di educazione alle emozioni, con delle informazioni riguardo l'interpretazione dei disegni. La prima attività grafica del bambino è lo scarabocchio, vera e propria espressione corporea che coinvolge l'intero corpo. Verso il primo anno di età, lo scarabocchio consiste in semplici linee verticali, orizzontali e radiali. Verso il secondo anno di età compare il cerchio e l'angolo: è l'età in cui appaiono i primi scarabocchi organizzati. Verso i tre anni, eccezionalmente anche prima, il bambino inizia a dare un nome al proprio scarabocchio, che non rappresenta più soltanto un piacere motorio ma soprattutto un dare voce ad un progetto, un'intenzione, una sensazione. A quattro anni il bambino perfeziona l'abilità di disegnare la casa e il sole e inizia ad abbozzare la figura umana, concludendo la fase dello scarabocchio. Verso i cinque e i sei anni, il bambino diventa più capace di rappresentare la realtà, mentre, verso gli otto anni, acquisisce una maggiore capacità di percezione dello spazio. Tra i dieci e i quattordici anni, passa, invece, al cosiddetto realismo visivo che mette fine all'originalità grafica del bambino.

IL SIGNIFICATO NEL SEGNO. Alcuni oggetti ed elementi che compaiono frequentemente nei disegni dei bambini hanno un preciso significato psicologico:

Il suolo indica la base sicura dei bambini, simbolo di sicurezza e nutrimento.
La montagna indica il seno materno, simbolo di accoglienza e bisogni orali.
Il sole è il simbolo paterno per eccellenza.
Le nuvole, se abbondanti, indicano minaccia e inquietudine.
La pioggia è la minaccia materna.
Le stelle indicano il bisogno di essere valorizzati.
L'acqua è l'immagine della madre.
I fiori indicano femminilità, gioia e spensieratezza.
Gli animali sono spesso utilizzati dai bambini come compensazione di un sentimento di solitudine.

GRANDI E PICCOLI: LE DIMENSIONI. Le dimensioni degli oggetti rispecchiano l'importanza che il bambino attribuisce all'elemento disegnato. La parte più importante è quasi sempre collocata per prima o al centro del foglio, la parte svalorizzata è quasi sempre collocata per ultima o disegnata piccola e senza importanza.

PSICHE E MATITA. Ma qual è il significato psicologico dei disegni più comuni dei bambini, ovvero il disegno della figura umana, il disegno dell'albero, il disegno della casa, il disegno della famiglia? Nel disegnare la figura umana il bambino rappresenta inconsciamente se stesso e quindi la percezione e rappresentazione del proprio schema corporeo. Permette quindi di avere un'idea dello sviluppo psicofisico e del livello di evoluzione grafica del bambino. La dimensione della figura umana è legata alla percezione che il bambino ha di sé: una piccola dimensione sta a indicare timidezza, una grande dimensione o una dimensione "giusta" (compresa tra gli 8 e i 18 cm di un foglio con formato regolare) esprime sicurezza, fiducia, estroversione e una buona percezione di sè. La testa rappresenta i sentimenti che il bambino ha dedotto dal volto della madre; i particolari del viso ci raccontano delle abilità di comunicazione e di scambio con il mondo esterno; il collo è il tramite tra la ragione e l'istinto; le gambe rappresentano sicurezza e stabilità; le braccia e le mani sono il simbolo della comunicazione e del contatto con il mondo; il tronco ci racconta dell'istintualità.

L'ALBERO O LA CASA. Nel disegnare l'albero il bambino ci racconta della sua energia e della sua autenticità. I tre elementi che devono essere osservati nel disegno dell'albero sono le radici, il tronco e la chioma. Le radici rappresentano l'affettività e ci suggeriscono il legame tra madre e bambino. Il tronco esprime la percezione e la sicurezza che il bambino ha di sé. La chioma simboleggia l'apertura verso il mondo, l'adattabilità, la solidarietà e l'amore.

Il disegno della casa ci racconta il modo di vivere del bambino, i rapporti con i genitori e i fratelli, il suo ruolo nella famiglia. Alcuni studiosi associano alla casa il volto materno: il tetto rappresenta la capigliatura, le finestre gli occhi e la porta la bocca. Una casa grande simboleggia accoglienza, spontaneità e apertura alla vita. Una casa piccola significa intimità, introversione e timidezza. La porta rappresenta il modo di entrare in contatto con l'ambiente. Le finestre rappresentano il modo di comunicare del bambino. Il comignolo è simbolo di calore e affetto.

MAMMA E PAPA'. IN FAMIGLIA.  Il disegno della famiglia ci racconta delle dinamiche interne al nucleo familiare. Il personaggio disegnato per primo è quello per cui il bambino prova maggiore ammirazione; disegnare se stesso al primo posto è segno di egocentrismo mentre disegnarsi all'ultimo posto è segno di poca fiducia nelle proprie potenzialità, timidezza e chiusura. L'aggiunta di personaggi alla famiglia reale è indice di compensazione per un senso di solitudine. La dimensione ridotta di un personaggio vuol dire svalutazione da parte del bambino mentre un personaggio sproporzionatamente grande è vissuto come oppressivo e dominante. La collocazione in disparte di un personaggio mette in luce la difficoltà del bambino a stabilire con lui un legame significativo, così come la cancellazione di un personaggio è indicativo di insofferenza che il bambino prova nei confronti di esso. L'aggiunta di animali può indicare che il bambino tende a nascondere l'aggressività che prova nei confronti di uno o più personaggi della famiglia. Escludersi dal disegno è indice di una scarsa autostima e di un senso di esclusione.

I COLORI. Anche la scelta dei colori ha un ruolo importante nello sviluppo psicofisico dei bambini.
I bambini utilizzano i colori per la loro valenza emotiva: sotto i 7 anni usano il colore in modo impulsivo rispetto alla forma, solo verso gli 8 anni iniziano ad associare il colore all'oggetto e solo verso gli 11 anni si accorgono che il colore può variare anche nello stesso oggetto.
Adesso ci concentreremo sui significati simbolici del colore.
Il rosso è il colore della forza e della vita ed è sempre presente nei disegni dei bambini. E' ambizione, energia, passione, coraggio.
Il giallo è il colore del sole, della luce e dell'estroversione. E' il colore dell'aggressività.
Il blu è il colore della calma, del cielo e del mare. E' il colore dell'intelligenza e del ragionamento.
Il verde è il colore della tranquillità e della soddisfazione di sè. E' soddisfazione, equilibrio, speranza.
L'arancione è il colore della vivacità e della serenità.
Il viola è il colore della razionalità e del dominio sulle passioni.
Il bianco è il colore del silenzio, della tranquillità.
Il nero è il colore della paura e della rinuncia. E' riservatezza, pudore, ansia.

Il disegno, dunque, è una porta aperta al mondo del bambino. E' la rivelazione della sua indole profonda e autentica, e quindi una miniera d'informazioni sulla sua struttura psicologica e sul suo carattere.
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Commenti 117

Ospite - Redazione il Sabato, 18 Dicembre 2010 00:45

Grazie al Dott. Viola per questo splendido post, utile ef istruttivo per comprendere meglio il suo lavoro.
Contiamo su futuri, significativi contributi.

Grazie al Dott. Viola per questo splendido post, utile ef istruttivo per comprendere meglio il suo lavoro. Contiamo su futuri, significativi contributi.

[...] Viola ha di recente scritto uno splendido articolo sui disegni dei bambini, che vi consigliamo di leggere! Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna [...]

[...] Viola ha di recente scritto uno splendido articolo sui disegni dei bambini, che vi consigliamo di leggere! Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna [...]
Ospite - carlo il Domenica, 27 Marzo 2011 23:34

mio figlio disegna dei cerchi che si chiudono, qualcuno mi saprebbe dare degli indizi?
grazie

mio figlio disegna dei cerchi che si chiudono, qualcuno mi saprebbe dare degli indizi? grazie
Ospite - Davide Viola il Lunedì, 28 Marzo 2011 12:11

Caro Carlo,

Se il tuo bambino ha tra gli 1 e i 3 anni, il disegno dei cerchi rappresenta una delle prime attività grafiche che gli consentirà successivamente di evolvere il cerchio in un viso umano, in una chioma di un albero, in un palloncino e così via.

Se il tuo bambino e' più grande prova a farti spiegare il disegno... Le loro parole valgono più di mille interpretazioni!

Saluti,

Davide Viola

Caro Carlo, Se il tuo bambino ha tra gli 1 e i 3 anni, il disegno dei cerchi rappresenta una delle prime attività grafiche che gli consentirà successivamente di evolvere il cerchio in un viso umano, in una chioma di un albero, in un palloncino e così via. Se il tuo bambino e' più grande prova a farti spiegare il disegno... Le loro parole valgono più di mille interpretazioni! Saluti, Davide Viola
Ospite - Emanuela Zerbinatti (website) il Lunedì, 28 Marzo 2011 09:46

"Gli animali sono spesso utilizzati dai bambini come compensazione di un sentimento di solitudine."
Si può approfondire questo aspetto? Vorrei parlarne nei miei due blog: Arte e Salute http://arteesalute.blogosfere.it/ e Gattivity http://gattivity.blogosfere.it/
Ovviamente con taglio diverso.

"Gli animali sono spesso utilizzati dai bambini come compensazione di un sentimento di solitudine." Si può approfondire questo aspetto? Vorrei parlarne nei miei due blog: Arte e Salute http://arteesalute.blogosfere.it/ e Gattivity http://gattivity.blogosfere.it/ Ovviamente con taglio diverso.
Ospite - Davide Viola il Lunedì, 28 Marzo 2011 12:28

Cara Emanuela,

L'Aggiunta di personaggi nel disegno della famiglia manifesterebbe un senso di solitudine momentanea che sta vivendo il bambino. Rappresenterebbe quella persona immaginaria o anche reale che dovrebbe “compensare” l’affetto mancante.

Riguardo l'aggiunta di animali, l’animale è archetipicamente portatore di un’aggressività nascosta del bambino verso un membro della famiglia. Oppure un bambino invece della famiglia disegna una famiglia di animali, in questo caso il bambino maschererebbe il disegno per evitare di affrontare un disagio o una sofferenza dovuta, per esempio, a una separazione dei genitori o a una convivenza conflittuale con gli stessi.

Saluti,

Davide Viola

 

Cara Emanuela, L'Aggiunta di personaggi nel disegno della famiglia manifesterebbe un senso di solitudine momentanea che sta vivendo il bambino. Rappresenterebbe quella persona immaginaria o anche reale che dovrebbe “compensare” l’affetto mancante. Riguardo l'aggiunta di animali, l’animale è archetipicamente portatore di un’aggressività nascosta del bambino verso un membro della famiglia. Oppure un bambino invece della famiglia disegna una famiglia di animali, in questo caso il bambino maschererebbe il disegno per evitare di affrontare un disagio o una sofferenza dovuta, per esempio, a una separazione dei genitori o a una convivenza conflittuale con gli stessi. Saluti, Davide Viola  
Ospite - Emanuela Zerbinatti (website) il Lunedì, 28 Marzo 2011 12:42

Questo solo nel caso in cui il bambino non viva effettivamente con un animale. Nel qual caso disegnare un animale nel disegno della famiglia sarebbe normale e si dovrebbe analizzare le sue caratteristiche (colore/dimensione/posizione/ordine...) dovrebbero essere analizzate alla stregua di ogni altro membro della famiglia. Penso che forse anche famiglie rappresentate come famiglie di animali da parte di un bambino che possiede animali debbano essere interpretate con dei distinguo. Bisogna capire che rapporto hanno sia il bambino sia gli altri familiari con l'animale. La caratteristica di antropomorfizzare gli animali tipica dei bambini di una certa età è evidente anche in tanti adulti, anche se negano spudoratamente

Ma è un ragionamento mio: non sono un'esperta in materia di neuropsichiatria infantile per cui accetto spiegazioni diverse

Questo solo nel caso in cui il bambino non viva effettivamente con un animale. Nel qual caso disegnare un animale nel disegno della famiglia sarebbe normale e si dovrebbe analizzare le sue caratteristiche (colore/dimensione/posizione/ordine...) dovrebbero essere analizzate alla stregua di ogni altro membro della famiglia. Penso che forse anche famiglie rappresentate come famiglie di animali da parte di un bambino che possiede animali debbano essere interpretate con dei distinguo. Bisogna capire che rapporto hanno sia il bambino sia gli altri familiari con l'animale. La caratteristica di antropomorfizzare gli animali tipica dei bambini di una certa età è evidente anche in tanti adulti, anche se negano spudoratamente :) Ma è un ragionamento mio: non sono un'esperta in materia di neuropsichiatria infantile per cui accetto spiegazioni diverse
Ospite - Davide Viola il Lunedì, 28 Marzo 2011 14:23

Assolutamente d'accordo con tutto quello che hai scritto e ti ringrazio per la precisazione riguardo il fatto se il bambino viva effettivamente anche con un animale.

I disegni danno delle preziose indicazioni che vanno comunque approfondite con il colloquio e la conoscenza del piccolo.

Assolutamente d'accordo con tutto quello che hai scritto e ti ringrazio per la precisazione riguardo il fatto se il bambino viva effettivamente anche con un animale. I disegni danno delle preziose indicazioni che vanno comunque approfondite con il colloquio e la conoscenza del piccolo.
Ospite - Emanuela Zerbinatti (website) il Lunedì, 28 Marzo 2011 16:06

Io ho trascorso l'infanzia con un cane che praticamente è cresciuto con me e ricordo che era un po' il mio salvagente per molti dei tentativi di indagare nei rapporti familiari. Ad esempio a quella domanda bruttissima da fare a un bambino vuoi più bene a mamma e papà? io dicevo al cane perché ero terrorizata dall'idea di dire qualcosa che ferisse uno dei miei genitori e rispondendo così di fatto non sceglievo tra nessuno dei due. I disegni non mi smentivano: il cane aveva sempre la posizione migliore e questo mi consentiva di mettere alla pari i genitori poi mio fratello e poi io e mio nonno (a cui volevo un gran bene) uno a fianco all'altro. Praticamente se uno avesse interpretato il disegno seguendo pedissequamente le "regole" avrebbe potuto capire l'esatto contrario di quello era. So, naturalmente, che l'occhio esperto qualche conto che non tornava magari lo avrebbe trovato, ma per fortuna non sono tutti esperti

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Io ho trascorso l'infanzia con un cane che praticamente è cresciuto con me e ricordo che era un po' il mio salvagente per molti dei tentativi di indagare nei rapporti familiari. Ad esempio a quella domanda bruttissima da fare a un bambino vuoi più bene a mamma e papà? io dicevo al cane perché ero terrorizata dall'idea di dire qualcosa che ferisse uno dei miei genitori e rispondendo così di fatto non sceglievo tra nessuno dei due. I disegni non mi smentivano: il cane aveva sempre la posizione migliore e questo mi consentiva di mettere alla pari i genitori poi mio fratello e poi io e mio nonno (a cui volevo un gran bene) uno a fianco all'altro. Praticamente se uno avesse interpretato il disegno seguendo pedissequamente le "regole" avrebbe potuto capire l'esatto contrario di quello era. So, naturalmente, che l'occhio esperto qualche conto che non tornava magari lo avrebbe trovato, ma per fortuna non sono tutti esperti :D
Ospite - aria nova il Lunedì, 28 Marzo 2011 22:00

Case, animali, alberi, persone...ma se un bimbo di 4 anni disegna SOLAMENTE automobili, camioncini e furgoni, piccoli, squadrati e con il fumo a spirale che copre tutta la pagina, c'è davvero da preoccuparsi...?

Case, animali, alberi, persone...ma se un bimbo di 4 anni disegna SOLAMENTE automobili, camioncini e furgoni, piccoli, squadrati e con il fumo a spirale che copre tutta la pagina, c'è davvero da preoccuparsi...?
Ospite - Davide Viola il Martedì, 29 Marzo 2011 15:31

Non c'e' nulla da preoccuparsi.

I bambini molto spesso scelgono degli oggetti d'elezione da disegnare!

Non c'e' nulla da preoccuparsi. I bambini molto spesso scelgono degli oggetti d'elezione da disegnare!
Ospite - maria il Sabato, 30 Aprile 2011 20:13

Gent.mo Dott.Viola,
ho un bimbo di tre anni e mezzo ed ultimamente inserisce nella sua "opera colorata" sulla sinistra del foglio a circa metà altezza un ovale dal contorno grigio ed interno tutto nero.
Cosa può significare?
Distinti saluti

Gent.mo Dott.Viola, ho un bimbo di tre anni e mezzo ed ultimamente inserisce nella sua "opera colorata" sulla sinistra del foglio a circa metà altezza un ovale dal contorno grigio ed interno tutto nero. Cosa può significare? Distinti saluti
Ospite - Davide Viola il Sabato, 30 Aprile 2011 21:33

Cara Maria,

Nei disegni ci sono alcuni elementi archetipici, di cui ho parlato nell'articolo, che hanno un senso a se'.
Tutte le altre "rappresentazioni" avranno sicuramente un significato ma che andrebbe contestualizzato nell'intero disegno e nella storia dell'autore. Pertanto dare un significato ad un solo elemento non sarebbe corretto e non avrebbe alcun senso. Sarebbe come interpretare un sogno senza conoscere il sognatore.
Saluti,
Davide Viola

Cara Maria, Nei disegni ci sono alcuni elementi archetipici, di cui ho parlato nell'articolo, che hanno un senso a se'. Tutte le altre "rappresentazioni" avranno sicuramente un significato ma che andrebbe contestualizzato nell'intero disegno e nella storia dell'autore. Pertanto dare un significato ad un solo elemento non sarebbe corretto e non avrebbe alcun senso. Sarebbe come interpretare un sogno senza conoscere il sognatore. Saluti, Davide Viola
Ospite - Elisa il Giovedì, 05 Maggio 2011 14:18

Gentile Dott. Viola, sono una laurenada in scienze dell'educazione e sto preparando una tesi sullo sviluppo emotivo da 0 a 3 anni. Ho inserito all'interno della tesi una sua frase " Il bimbo nel gioco tendenzialmente ripropone nei gesti e nelle modalità comportamentali la violenza e l'abuso subiti" e ho riportato a fianco il suo nome. Ora devo inserirla nella bibliografia, ma non so da quale testo o articolo è tratta. Può aiutarmi per favore?
Grazie.

Gentile Dott. Viola, sono una laurenada in scienze dell'educazione e sto preparando una tesi sullo sviluppo emotivo da 0 a 3 anni. Ho inserito all'interno della tesi una sua frase " Il bimbo nel gioco tendenzialmente ripropone nei gesti e nelle modalità comportamentali la violenza e l'abuso subiti" e ho riportato a fianco il suo nome. Ora devo inserirla nella bibliografia, ma non so da quale testo o articolo è tratta. Può aiutarmi per favore? Grazie.
Ospite - Davide Viola il Giovedì, 05 Maggio 2011 14:58

Cara Silvia,

La frase era una riflessione non legata ad alcun articolo o libro.
O meglio, tanti autori hanno discusso su quanto da me scritto e tanta bibliografia a riguardo potrai trovare. Ma se vuoi fare una citazione letterale di quanto ho scritto, non e' da attribuire ad alcun libro. Ad ogni modo potrai comunque inserire nella tesi, oltre alla bibliografia, anche la sitografia. In questo caso andrà inserito il nome dell'autore, il titolo dell'articolo e il sito internet in cui e' stato pubblicato l'articolo.
In bocca al lupo per la tua tesi!
Un caro saluto,
Davide Viola

Cara Silvia, La frase era una riflessione non legata ad alcun articolo o libro. O meglio, tanti autori hanno discusso su quanto da me scritto e tanta bibliografia a riguardo potrai trovare. Ma se vuoi fare una citazione letterale di quanto ho scritto, non e' da attribuire ad alcun libro. Ad ogni modo potrai comunque inserire nella tesi, oltre alla bibliografia, anche la sitografia. In questo caso andrà inserito il nome dell'autore, il titolo dell'articolo e il sito internet in cui e' stato pubblicato l'articolo. In bocca al lupo per la tua tesi! Un caro saluto, Davide Viola
Ospite - Davide Viola il Giovedì, 05 Maggio 2011 14:59

Elisa, pardon!

Elisa, pardon!
Ospite - Lucry il Giovedì, 15 Settembre 2011 14:31

Ciao sono Lucrezia mio figlio disegna dei cerchi non chiusi di colore nero, nella parte inferiore del foglio, verso destra. Inoltre ha prevalenza del colore Rosa, saprebbe dirmi, il significato grazie di cuore.

Ciao sono Lucrezia mio figlio disegna dei cerchi non chiusi di colore nero, nella parte inferiore del foglio, verso destra. Inoltre ha prevalenza del colore Rosa, saprebbe dirmi, il significato grazie di cuore.
Ospite - Davide Viola il Venerdì, 16 Settembre 2011 21:21

Cara Lucrezia,

con il disegno dei cerchi il bambino ci sta suggerendo che si sta preparando alla scrittura. I disegni che si collocano alla base del figlio indicano un buon esame di realtà e uno stare con "i piedi per terra". La parte destra del foglio rappresenta la razionalità. Il rosa e' un colore morbido, delicato, nobile.

Un caro saluto,

Davide Viola

Cara Lucrezia, con il disegno dei cerchi il bambino ci sta suggerendo che si sta preparando alla scrittura. I disegni che si collocano alla base del figlio indicano un buon esame di realtà e uno stare con "i piedi per terra". La parte destra del foglio rappresenta la razionalità. Il rosa e' un colore morbido, delicato, nobile. Un caro saluto, Davide Viola
Ospite - Simo il Mercoledì, 02 Novembre 2011 01:52

Ho due bimbe gemelle di 4 anni. Ultimamente mi sto interessando alla lettura dei loro disegni e, navigando in rete, ho letto della partizione del disegno secondo uno schema alto-basso destra-sinistra. Entrambe, però, hanno l'abitudine di ruotare il foglio durante il disegno, per cui se cielo e terra sono al posto "giusto", poi girano il foglio per disegnare le figura (che quindi sembrano stese sul prato e addossate le une alle altre). Lo stesso fanno in quella che loro intendono come scrittura: nei vari tratti si riconoscono delle lettere ma sono rigorosamente a testa in giù! Come faccio a interpretare qualcosa (anche se so che non spetterebbe a me farlo ma è giusto per capire se c'è qualche disagio a cui poter porre rimedio)?

Ho due bimbe gemelle di 4 anni. Ultimamente mi sto interessando alla lettura dei loro disegni e, navigando in rete, ho letto della partizione del disegno secondo uno schema alto-basso destra-sinistra. Entrambe, però, hanno l'abitudine di ruotare il foglio durante il disegno, per cui se cielo e terra sono al posto "giusto", poi girano il foglio per disegnare le figura (che quindi sembrano stese sul prato e addossate le une alle altre). Lo stesso fanno in quella che loro intendono come scrittura: nei vari tratti si riconoscono delle lettere ma sono rigorosamente a testa in giù! Come faccio a interpretare qualcosa (anche se so che non spetterebbe a me farlo ma è giusto per capire se c'è qualche disagio a cui poter porre rimedio)?
Ospite - Simo il Mercoledì, 02 Novembre 2011 12:27

Mi sono appena resa conto di aver scritto in modo quasi incomprensibile (morivo dal sonno...) ma spero di essere stata comunque sufficientemente chiara

Mi sono appena resa conto di aver scritto in modo quasi incomprensibile (morivo dal sonno...) ma spero di essere stata comunque sufficientemente chiara :)
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