Lo specialista che opera nel contesto clinico forense deve possedere un’adeguata formazione, contestualizzata a una puntuale esperienza pratica, ottima conoscenza della procedura giudiziaria, capacità di analisi e di sintesi, aggiornamento costante, così come abilità nella cura degli aspetti relazionali.
L’obiettivo del testo è quindi quello di rappresentare un valido ausilio nella preparazione alla professione del Consulente Tecnico di Parte (CTP), mediante l’approfondimento degli aspetti normativi, metodologici, tecnici e attraverso un’impostazione pratica e strutturata con un linguaggio tecnico specialistico comprensibile e chiaro.
Il manuale si sviluppa attraverso la descrizione di una prima parte generale in cui, ben differenziando tra Perizia e Consulenza Tecnica con l'ausilio di preziosi estratti del Codice di Procedura Penale e di Procedura Civile, vengono descritti gli aspetti normativi e procedurali. Vengono analizzati, altresì, gli aspetti relazionali determinati da un complesso intreccio di dinamiche tra l’avvocato, il cliente, il CTU e il Giudice, fondamentali per chi vuole intraprendere la professione del CTP
La parte specifica, invece, con equilibrio tra esigenze di approfondimento e di sintesi, approfondisce gli aspetti pratici nella Consulenza Tecnica di Parte sia in ambito penale che civile attraverso l'analisi delle casistiche maggiormente rappresentative: presunto abuso sessuale in danno di minori, capacità di intendere e volere, circonvenzione d'incapace, danno, affidamento e capacità genitoriali.
Per permettere al professionista che opera in qualità di Consulente Tecnico di Parte di contribuire al buon andamento dell'accertamento peritale, sempre nel rispetto e aderendo alla collaborazione che mai deve venire meno con il CTU, è stata posta particolare attenzione verso gli errori maggiormente rappresentati all’interno delle Consulenze Tecniche di Ufficio. Si tratta di cattive prassi che il CTU potrebbe commettere e che il CTP deve saper intercettare, far correggere ed eventualmente rappresentare nella sua relazione di parte, che spaziano da errori metodologici (operazioni peritali incomplete, non verificare le informazioni fornite dalle parti, mancata discussione del caso con i consulenti, ecc.), agli errori procedurali (confusione tra ruolo terapeutico e processuale, uso non corretto dei test proiettivi, non considerare le ipotesi alternative, ecc.) fino ad analizzare gli errori tipo cognitivo (tendenza al verificazionismo, euristica della disponibilità, perseveranza della credenza).
Nel testo sono state inoltre sottolineate le buoni prassi nella scelta e utilizzo degli strumenti psicodiagnostici: test proiettivi, inventari di personalità, test di intelligenza, strumenti psicopatologici clinici e altre scale di valutazione in ambito clinico forense.
Infine, mantenendo l'impostazione pratica che favorisce l'utilità del manuale, è stata sviluppata una sezione dedicata alla stesura della relazione tecnica di parte in tema di capacità di intendere e volere, presunto abuso sessuale in danno di minore, danno, valutazione della genitorialità, interdizione, inabilitazione e amministratore di sostegno, mediante la proposta di una metodologia di stesura dell’elaborato.
Il testo è corredato da corredato da fondamentali appendici:
- Codice deontologico degli psicologi italiani
- Estratto del codice di deontologia medica
- Linee guida per lo psicologo giuridico in ambito civile e penale
- Carta di Noto IV aggiornata a ottobre 2017. (Linee guida per l’esame
del minore in caso di abuso sessuale)
- Protocollo di Milano (2012). Linee guida per la consulenza
tecnica in materia di affidamento dei figli a seguito di separazione dei genitori
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