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Perché il tradimento è così diffuso? Intervistiamo Antonio Meridda autore del volume Perché mi tradisci

copertina e meriddaPerché mi tradisci il nuovo saggio di Fabio Pandiscia e Antonio Meridda analizza il significato, i motivi e quindi le cause del tradimento, per cercare di comprenderne i meccanismi che ne sono alla base e quali sistemi, nel caso, adottare per evitare di incappare anche noi in esso durante la nostra vita sentimentale.
Intervistiamo Antonio Meridda per parlare delle dinamiche della coppia e i motivi per cui il tradimento è tanto diffuso.

D. Quali sono gli argomenti trattati in Perché mi tradisci?
R. Gli argomenti sono diversi: le relazioni, la funzione della coppia, gli ormoni che la regolano e i meccanismi che ne sono alla base. Con un particolare riguardo, ovviamente, al tradimento.
 
D. Come è strutturato il volume?
R. Il libro è suddiviso in 5 parti: l'etologia del tradimento, ovvero perché viviamo in coppia e quale comportamento genera il tradimento. La psicologia del tradimento, quindi le motivazioni per cui si tradisce, i due sessi a paragone, per capire le motivazioni che spingono entrambi a stare insieme e a tradirsi, il funzionamento degli ormoni e come influenzano il nostro modo di agire, e per finire le difficoltà psicologiche che sono alla base dei problemi di coppia, non ultimo il tradimento.    

D. Perché scrivere un saggio sul tradimento?
R. Per quanto sia un comportamento odioso, tutti siamo coinvolti dal tradimento. Chi perché tradisce, chi perché tradito. Tramite questo volume vogliamo spiegare come mai ciò accade e suggeriamo al lettore delle soluzioni per risolvere il problema.
 
D. Quando e perché in generale si tradisce qualcuno?
R. I motivi sono davvero tanti! Per lo più, comunque, possiamo ricadere in due grandi categorie: delusione e tentazione. Una relazione insoddisfacente produce entrambe queste motivazioni. Quanto al quando, non ci sono tempi precisi, ma esistono dei momenti di maggiore fragilità nella coppia. Lo stress, come spiegato, aumenta il rischio di tradimento.

D. Chi ha subito un tradimento a sua volta può tradire?
R. Non ci sono legami tra le due cose, per cui sì, chi è stato tradito può tradire. Così come può farlo chi non è mai stato tradito.

Antonio MeriddaD. C'è qualcuno più predisposto di altri al tradimento? Si può descrivere la tipologia del traditore?
R. Una ricerca recente ha trovato una predisposizione genetica, di parte maschile, al tradimento, ma riguarda solo il 4% degli uomini. Sappiamo però che le coppie tradite non sono, purtroppo, un numero così esiguo. Inoltre, anche le donne tradiscono, benché non ci sia una conferma genetica in questo senso.

D. Quali vantaggi ci sono nel tradimento?
R. Da scienziato ed etologo sono propenso a considerare ogni comportamento come utile, anche se non sempre è facile trovarne la causa. Nel caso del tradimento il motivo è molto ovvio: si tradisce con qualcuno che riteniamo migliore dell'attuale partner, per cui è un "programma genetico" antichissimo, molto più della nostra specie: riprodursi generando la migliore progenie possibile.

D. Il tradimento fa parte del nostro DNA?
R. Assolutamente sì. E non uso mai il termine DNA alla leggera. Con esso non intendo "abitudine" o "modo di essere", ma esattamente ciò che è: un codice genetico. Tradire il partner fa parte del DNA della maggior parte dei primati, noi compresi. Ovviamente, avere un'informazione genetica non vuol dire seguirla alla lettera! Per esempio, tutti siamo portati, geneticamente, all'arte, ma non siamo tutti artisti. Allo stesso modo, avere il tradimento tra i geni non significa affatto che siamo tutti traditori.

D. Si può evitare il tradimento?
R. Se intendiamo il tradire il partner, certo che possiamo evitarlo. Dipende dalle nostre scelte! Per quel che riguarda il partner verso di noi, ricordo ancora che il tradimento è generato dal mal funzionamento della coppia. Per evitarlo, quindi, bisogna che essa funzioni bene.

D. In tema di tradimento esistono differenze tra uomini e donne?
R. In generale sì. Entrambi sono insoddisfatti del partner, ed entrambi ne cercano uno più valido. Ma le motivazioni sono differenti. Per gli uomini, di solito, il motivo è più "fisico": l'attuale compagna non li eccita più e ne cercano un'altra. Per le donne è più "psicologico": il loro compagno le ignora o le tratta male (che non vuol dire solo che le picchia. Potrebbe anche essere gentile ma in modo "sbagliato").

D. Il tradimento scaturisce sempre da problemi nella coppia o può esistere anche senza una reale motivazione?
R. Come già detto, ci sono anche motivazioni genetiche, e in alcuni casi anche di educazione: chi cresce con esempi negativi in questo senso può in certi casi finire per emulare il comportamento del genitore anche senza un reale motivo.

D. Si può recuperare un rapporto dopo un tradimento?
R. La reale difficoltà in questo caso la fa la motivazione che lo ha generato. Le donne sono più propense a perdonare un tradimento fisico anziché mentale (il loro compagno magari le tradisce una volta con una sconosciuta per la quale non prova nulla), gli uomini uno mentale anziché fisico (la compagna può sospirare per un altro uomo, basta che non ci vada a letto).

 

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