Oggi l'informazione è diluita nel mare di internet, diventando ora controinformazione, ora bufala, ora ambito di un lavoro che diventa sempre meno remunerativo: quello del giornalista. La psicologia può aiutare, in questa fase, la costruzione del senso intorno a tutto il mondo che ci arriva su computer, smartphone, tv, giornali. Ma anche supportare tutti coloro che lavorano per l'informazione per migliorare la loro comprensione del mondo che abitano e di cui spesso smarriscono i link con le persone, con gli utenti. Nell'analisi proposta in Psicologia dell'informazione e del giornalismo si possono scoprire scenari di evoluzioni del lavoro giornalistico, del lavoro psicologico e di tutte le attività che sono legate o influenzate dall'informazione e dal giornalismo.
Stefano Paolillo nasce a Napoli nel 1962. Dal 1991 lavora in RAI, soprattutto nell'ambito dei telegiornali. Dal 2001 è laureato in psicologia e successivamente iscritto all'Ordine degli Psicologi del Lazio. Ha insegnato pressol'Università per Stranieri di Perugia "Teorie e tecniche dell'informazione periodica" e tenuto numerosi seminari presso la facoltà di Comunicazione Pubblicitaria della stessa università. Ha pubblicato "Psicologia dell'audiovisivo" (2012) EdizioniPsiconline. È presidente dell'Associazione "Articolo 11".
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