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Redazione

Il Tarlo e la Quercia: grande successo a Siracusa

locandina presentazione il tarlo e la querciaVenerdì 17 aprile 2015  alle ore 18,30, con il patrocinio del Comune di Siracusa, si è svolta presso Palazzo Vermexio in Piazza Duomo a Siracusa la presentazione del libro “IL TARLO E LA QUERCIA. Strategie di cura del pedofilo” di Felicia Cataldi e Teresa Tringali, Edizioni Psiconline.




Nonostante vi fossero in contemporanea diverse iniziative culturali di richiamo, hanno partecipato più di cento persone e la sala era piena. L’evento è stato moderato dal Prof. Maurizio Guarneri, docente di Psichiatria dell’Università di Palermo e dell’Istituto di Psicoanalisi di Gruppo.

d01ce856ef4b4b7a41efeb776f6cee68Dopo i saluti dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Siracusa, è intervenuta l’Avv. Sofia Amoddio, Onorevole alla Camera dei Deputati, che ha sottolineato l’importanza del messaggio socio-politico del libro e ha raccontato con entusiasmo la sua visita al gruppo di detenuti protagonisti dell’esperienza riportata nel testo dalle autrici. Si è impegnata a sostenere l’iniziativa  dentro il carcere e fuori nelle varie istituzioni, per una continuità terapeutica.


Dopo l’intervento dell’Avv. Salvatore Bianca, Presidente della Camera Avvocati Tributaristi di Siracusa, che si è soffermato tra l’altro sull’esigenza di creare cultura intorno al tema della cura del pedofilo e sulle esigue risorse investite in tale campo, è stata la volta di Don Fortunato Di Noto, Presidente di Meter  Onlus a tutela dell’infanzia che da tanti anni, a livello nazionale, porta avanti una campagna di informazione e di contrasto alla pedofilia.


Successivamente il Prof. Maurizio Guarneri ha messo in evidenza il valore del libro in quanto, nella letteratura scientifica,  sono pochi  i lavori sulla terapia dei pedofili. Ha rimarcato la validità del metodo della terapia di gruppo come particolarmente indicato nel trattamento di questi pazienti e ha raccomandato il libro, come punto di riferimento, a tutti coloro che si approcciano al problema della pedofilia.


La Dott.ssa Paola Iacono, direttore dell’Unità di Neuropsichiatria infantile dell’ASP di Siracusa, ha rimarcato come sia stata emotivamente coinvolta in occasione di una sua visita in carcere al gruppo terapeutico e come abbia sostenuto ed incoraggiato le autrici nel loro lavoro di elaborazione del libro.


Infine, le autrici hanno concluso con alcune riflessioni relative alle strategie di cura del pedofilo, hanno trasmesso all’uditorio l’intensa partecipazione emotiva che ha accompagnato sia l’esperienza terapeutica sia il lavoro di elaborazione e di scrittura. Hanno inoltre sottolineato come la detenzione, attraverso il trattamento, possa aiutare i pedofili a prendere coscienza del loro disturbo e diventare occasione di cambiamento; il lavoro di gruppo come intervento di cura che di prevenzione.


d73d9e7a6520439e6a1dd987400ee9ccTra gli interventi, l’attrice Valentina Territo ha letto alcuni brani del libro particolarmente significativi, dando così un’idea del "racconto-testimonianza" e mettendo in contatto il pubblico con gli aspetti più intimi dei protagonisti del testo “IL TARLO E LA QUERCIA”.


L’evento ha avuto notevole successo, sia per l’interesse suscitato dal tema, sia perché i vari interventi  sono stati fatti da persone che più o meno direttamente hanno seguito le autrici nel loro percorso.


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http://issuu.com/edizionipsiconline/docs/il-tarlo-e-la-quercia
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Il Tarlo e la Quercia. Strategie di cura del pedofilo: presentazione a Siracusa

copertina_il_tarlo_e_la_quercia_v002-sitoVenerdì 17 aprile alle ore 18,30 Felicia Cataldi e Teresa Tringali presentano “Il Tarlo e la Quercia. Strategie di cura del pedofilo” con il Patrocinio del Comune di Siracusa, presso la Sala Borsellino di Palazzo Vermexio – P.zza Duomo 4 Siracusa.


Il libro nasce da un’esperienza concreta ed ha l’obiettivo, rivolgendosi a tutti e quindi non solo al lettore professionalmente interessato a questa tematica, di affrontare ed analizzare in modo innovativo, una delle più controverse e spinose problematiche che l’umanità si è trovata a fronteggiare: la pedofilia.
Il testo si cala nella profondità più celata ed oscura del pedofilo rispondendo all’interrogativo più grande che la collettività si pone di fronte a comportamenti così spregevoli, ovvero cosa possa spingere un adulto a provare interesse sessuale nei confronti di un minore.
Perché il tarlo e la quercia?
Il pedofilo rimanda all’immagine della quercia, albero dalla struttura nodosa, pesante e dura, per la corazza impenetrabile che si è costruito nel tempo. Le sue fantasie devianti sul minore, il desiderio martellante di sopraffazione, richiamano l’azione corrosiva del tarlo. Ma attraverso la terapia un nuovo tarlo si insinua: il rimorso, la vergogna, l’immedesimazione nell’altro, la coscienza.
Il libro è la descrizione di un processo di cambiamento, attraverso la riflessione retrospettiva dei suoi protagonisti. Questi, divenuti consapevoli della loro devianza e del bisogno di aiuto, si sono messi a nudo, hanno scavato nella loro interiorità, per comprendere e far comprendere i propri meccanismi mentali, a vantaggio della ricerca e della possibilità di cura.

locandina presentazione il tarlo e la quercia

Felicia Cataldi è nata a Siracusa, dove vive e lavora.
Laureata in Servizio Sociale presso l’Università degli Studi di Trieste è iscritta all’Albo Professionale degli Assistenti Sociali della Regione Sicilia. Funzionario dell’Amministrazione Penitenziaria, dal 2003 è Responsabile dell’Area educativa della Casa Circondariale di Siracusa.

Teresa Tringali è nata a Caltagirone, vive e lavora a Siracusa.
Laureata in Psicologia presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, è iscritta all’Ordine degli Psicologi e degli Psicoterapeuti della
Regione Sicilia. Terapeuta E.M.D.R., libero professionista, dal 2003 Esperto presso la Casa Circondariale di Siracusa e la Casa di Reclusione di Augusta.

 

Insieme alle autrici interverranno:
Dott. Emanuele Schiavo (Assessore alle Politiche Sociali Comune di Siracusa)
Avv. Sofia Amoddio (Onorevole alla Camera dei Deputati)
Avv. Salvatore Bianca (Presidente Camera Avvocati Tributaristi di Siracusa)
Don Fortunato Di Noto (Presidente di Meter onlus a tutela dell’infanzia)
Prof. Maurizio Guarneri (Docente Istituto di Psicanalisi di Gruppo di Palermo)
Dott.ssa Paola Iacono (Direttore F.F. N.P.I.A. ASP Siracusa)


Valentina Territo leggerà pagine del libro

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Intervista a T. Tringali e F. Cataldi autrici de "Il Tarlo e la Quercia" in tutte le librerie e online

copertinailtarloEdizioni Psiconline ha intervistato Teresa Tringali e Felicia Cataldi autrici del volume: "Il Tarlo e a Quercia. Strategie di cura del pedofilo" nella collana Ricerche e Contributi in Psicologia, che nasce da un’esperienza concreta ed ha l’obiettivo, di affrontare ed analizzare in modo innovativo, una delle più controverse e spinose problematiche che l’umanità si è trovata a fronteggiare: la pedofilia.

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Redazione

"Il Tarlo e la Quercia. Strategie di cura del pedofilo" di F. Cataldi e T. Tringali in libreria dal 12 marzo

copertina_il_tarlo_e_la_quercia_v002-sitoIl Tarlo e la Quercia. Strategie di cura del pedofilo, dal 12 marzo in libreria e online, è il nuovo libro di Teresa Tringali e Felicia Cataldi, nella collana Ricerche e Contributi in Psicologia e si cala nella profondità più celata ed oscura del pedofilo rispondendo all’interrogativo più grande che la collettività si pone di fronte a comportamenti così spregevoli, ovvero cosa possa spingere un adulto a provare interesse sessuale nei confronti di un minore.



Il libro nasce da un’esperienza concreta, è infatti il frutto di un lavoro conoscitivo e terapeutico con gruppi di detenuti autori di reati sessuali contro minori, in corso ormai da cinque anni, presso la Casa Circondariale di Siracusa, ed ha l’obiettivo, rivolgendosi a tutti e quindi non solo al lettore professionalmente interessato a questa tematica, di affrontare ed analizzare in modo innovativo, una delle più controverse e spinose problematiche che l’umanità si è trovata a fronteggiare: la pedofilia.


Esso vuole divulgare la grande quantità di dati raccolti, che mettono in luce significative costanti collegabili al fenomeno della pedofilia, testimoniare la reale possibilità di una trasformazione dei meccanismi mentali, tipici dello stile di pensiero del pedofilo e, quindi, incoraggiare la riflessione sulla necessità di un trattamento che, pur senza la pretesa di rappresentare una soluzione unica al problema, può certamente incidere su questa forma di devianza sessuale, attenuando l’alto rischio di recidiva ad essa connesso.
Inoltre, la descrizione dettagliata del processo nel suo divenire può fornire al lettore una chiave per la comprensione, sul piano psicologico, di una devianza tanto diffusa e stratificata nelle varie classi sociali, quanto sommersa ed oscura.


Nella sua prefazione al testo Don Fortunato Di Noto presidente di Meter onlus a tutela dell'infanzia definisce la pedofilia: "...un fenomeno ad alto impatto emotivo,
che ingenera notevole allarme sociale. Essa suscita diverse e contrastanti emozioni che vanno dall’incredulità all’indignazione, alla paura, al ribrezzo verso gli autori di tale forma di perversione e di violenza sessuale, e, attraverso lo stigma,
determina la rimozione dalla coscienza collettiva di una problematica
così angosciante, complessa ed articolata. Tuttavia - prosegue -
in un approccio globale di prevenzione e protezione delle vittime, oltre alla cura ed al trattamento del minore, occorre intervenire, parallelamente, sull'abusante e sulla relazione deviante che lo lega alla “vittima”, caratterizzata e sostenuta da un flusso inarrestabile di impulsi, fantasie e pensieri, orientati ad avere contatti sessuali con bambini. Solo ed esclusivamente attraverso un trattamento specifico, che bersagli gli schemi di pensiero disfunzionali, i meccanismi che preservano l’abusante dalla percezione della distruttività dei propri impulsi perversi, è possibile diminuire il rischio di reiterazione dei comportamenti di abuso"


Le autriciPerché Il tarlo e la quercia? Il pedofilo rimanda all’immagine della quercia, albero dalla struttura nodosa, pesante e dura, per la corazza impenetrabile che si è costruito nel tempo. Le sue fantasie devianti sul minore, il desiderio martellante di sopraffazione, richiamano l’azione corrosiva del tarlo. Ma attraverso la terapia un nuovo tarlo si insinua: il rimorso, la vergogna, l’immedesimazione nell’altro, la coscienza.
Il libro è la descrizione di un processo di cambiamento, attraverso la riflessione retrospettiva dei suoi protagonisti. Questi, divenuti consapevoli della loro devianza e del bisogno di aiuto, si sono messi a nudo, hanno scavato nella loro interiorità, per comprendere e far comprendere i propri meccanismi mentali, a vantaggio della ricerca e della possibilità di cura.


"Le autrici descrivono con precisione un’esperienza terapeutica di un gruppo di pedofili all’interno del carcere di Siracusa, dimostrando come la detenzione possa essere, oltre che un periodo di espiazione, un’occasione per questi soggetti di confrontarsi con il proprio problema e cercare di risolverlo in modo da tornare in società e non ripetere il comportamento perverso. Le autrici espongono con passione e impegno le varie fasi del percorso terapeutico e, a seguito di una profonda riflessione ed elaborazione, mettono a punto un metodo di lavoro, un modello di trattamento che, in quanto tale, può essere comunicato, trasmesso e riproposto in altri contesti"
Prof. Maurizio Guarneri Psicoanalista Spi, Docente dell’Istituto di Psicoanalisi di Gruppo di Palermo


"Il tarlo e la quercia racconta, in maniera originale e fedele,
i vissuti di persone che, attraverso un percorso di terapia di
gruppo, affrontano la difficoltà di uscire dal tunnel della devianza
sessuale. L’aver mantenuto intatto, genuino, il racconto
dei protagonisti, rende questo testo un piccolo gioiello di
testimonianza; attraverso la compenetrazione nei passaggi più
signifi cativi, cogliamo appieno il percorso di cambiamento affrontato
dai protagonisti, una via crucis di redenzione che li
porta a chiedere a gran voce aiuto anche al termine dell’esperienza
carceraria."
Dottoressa Paola Iacono Direttore F.F.N.P.I.A. ASP Siracusa


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