Martedì 3 maggio alle ore 18,00 presso la Libreria Ubik in via Benedetto Croce, 28 - Napoli.
Insieme agli autori interverranno il Dott. Michele Chiodi e lo scrittore Alessandro Vizzino.
Letture a cura dell'attrice Sara Saccone.
Martedì 10 maggio alle ore 18,30 presso la Libreria Cultora in via Ughelli, 39 - Roma.
Con gli autori converserà lo scrittore Alessandro Vizzino.
Venerdì 20 maggio alle ore 18,00 presso la Libreria Feltrinelli in Via Milano (ang. Via Trento) - Pescara
Martedì 24 maggio alle ore 18,30, al Teatro Bellini via Conte di Ruvo, 14 - Napoli
Relatore Dott. Michele Chiodi.
Lettura dei testi a cura dell'attrice Sara Saccone.
Subway è una storia di emarginazione, dove due mondi, quello degli esclusi e quello considerato normale, si intersecano e spesso si confondono in un susseguirsi di luci e ombre.
Sabato 7 maggio alle ore 18,30 Antonio Rinaldi presenta Leggere il silenzio. Lavorare con i bambini autistici e il metodo da lui ideato denominato A.T.D.R.A. (l'Approccio Terapeutico Dinamico Relazionale in Acqua), presso la libreria Lettera 22 in via Mazzini 84/86 - Viareggio
L’autismo negli ultimi anni sembra diffondersi in maniera iperbolica e con esso la correlata ricerca eziologica e di intervento.
Un’opportunità di riflessione, dalla analisi della stessa definizione di disturbo “pervasivo dello sviluppo”, passando per il concetto di diagnosi e di intervento, su un modo di essere, di “funzionare”, tipico dello spettro certificato, atipico rispetto alla norma, tanto affrontato nella letteratura scientifica, quanto dal pensiero comune dei libri e delle pellicole, ma forse non così diverso da una componente di ognuno di noi.
Riconoscere per curare, è il motto per poter intervenire con un bambino affetto da autismo, riuscire empaticamente a comprendere e scorgere un potenziale per lo piú celato, per alimentarlo e coltivarlo, proponendo attività motivanti e diffondendo consapevolezza tra chi vive o lavora con il piccolo, primi tra tutti i genitori incatenati ed imprigionati dalla visione diagnostica del proprio figlio e per questo poco speranzosi e fiduciosi di ogni suo poter divenire.
Un libro sul sentire umano ma dagli spunti pratici su come poter insegnare nell’autismo, per come approcciarsi a lui, indipendentemente dall’attività o dal contesto contingente, solo riflettendo sul suo peculiare modo di leggere il mondo, gli altri, se stesso, nel silenzio.
Venerdì 13 maggio alle ore 20,45 Bianca Brotto presenta Perché io e Dentro le scarpe presso il Comune di Adro (BS) in via Tullio Dandolo, 55.
L'evento è patrocinato dal Comune di Adro.
Perché io è l'ultimo romanzo di Bianca Brotto è “la storia di una donna che doveva morire fra i trentanove e i quarant’anni. Una donna che preferiva essere malata piuttosto che diversa, una donna per la quale gli uomini impazzivano mentre lei avrebbe voluto cambiare sesso.
È la storia di un affermato e intransigente professionista e del suo incontro con un aborigeno colombiano, di un’animalista convinta che disegna fucili, di una fallita suicida e dei misteriosi fenomeni ai quali non era affatto interessata”.
La storia di Chiara Cervi, una professionista determinata a lasciare il segno nell’olimpo dei grandi architetti e non certo una donna con la testa fra le nuvole che perda tempo a indagare il lato impalpabile della vita.
Ma mentre Chiara è razionalità, concretezza e solo lavoro, il suo corpo si ammala: nessun medico sembra poterla aiutare.
Dentro le scarpe è un romanzo intriso di realismo magico, che affronta con uno sguardo intenso, ma al contempo scanzonato, i temi fondamentali dell’esistenza, a cominciare dall’amore e dalla morte, e il modo in cui si intrecciano nella vita dell’uomo attraverso i fili imperscrutabili del destino.
Venerdì 13 maggio alle ore 18,00 Virginia Maloni presenta Patologia della coppia. Relazioni e dintorni presso la sede di Pescara dell’Ordine degli Psicologi dell'Abruzzo, in Via Lungaterno Sud, 86.
L'evento denominato “Quando un rapporto diventa conflitto” prevede un ciclo di incontri con gli autori di Edizioni Psiconline, per parlare delle difficoltà relazionali nella coppia, che a volte generano manipolazioni, conflitti, violenza.
Quale scambio, per quale coppia, per quale società? Come stabiliamo oggi le nostre relazioni?
L’autrice esplora come si sono trasformati i codici di rappresentazione soggettivi e sociali della struttura socio-relazionale della coppia post-moderna ripercorrendo le difficoltà, i piaceri, il loro tortuoso legame mettendo insieme storia ed esperienza clinica.
Lunedì 16 maggio alle ore 21.00 presso la nuova struttura socio-culturale del Magazzini del Genio di Boretto (Reggio Emilia), in via Umberto 1 n° 23, Massimiliano Anzivino presenta Costruttori di cerchi. Psicologia possibile per una scuola felice.
Il maggio dei libri sarà il contesto per la prossima presentazione del testo di Massimiliano Anzivino.
L'autore incontrerà insegnanti, addetti ai lavoro e cittadini per dialogare sulla scuola, sulle sue contraddizioni ma anche sulle sue enormi risorse.
Come già avvenuto nelle precedenti presentazioni si farà riferimento alle esperienze di lavoro e ai progetti sviluppati negli ultimi anni come esempi di un modello operativo che pone al centro la persona e la comunità.
Il libro è anche una riflessione più ampia sullo stato di salute del rapporto tra scuola e consulenti, specialmente quelli che fanno riferimento all'ambito psico-educativo.
Sarà presente l'assessore alla cultura del Comune di Boretto Giorgia Bia con la quale l'autore collabora da circa 2 anni al progetto giovani territoriali con l'Associazione Prodigio.
Venerdì 27 maggio alle ore 18,00 Alberto Vito presenta Affetti speciali. Uno psicologo (si) racconta, presso la Libreria Mooks Mondadori Bookstore in Piazza Vanvitelli 10/A – Napoli.
Conversano con l’autore la Dott.ssa Chiara Cicala e la Dott.ssa Laurita Facchinetti.
Il volume narra 10 storie cliniche. Si raccontano in modo romanzato, ironico, ma rispettoso delle procedure scientifiche, due settimane di lavoro di un terapeuta, immaginando che ogni giorno incontri un paziente diverso e descrivendo ciò che avviene in seduta. Brevi considerazioni su quanto accade nella vita dello psicologo, tra una seduta e l’altra, fanno da collante alla narrazione. Pur partendo da effettive esperienze cliniche, i racconti sono espressione di fantasia e sono nascosti i riferimenti alle vicende concrete.
Venerdì 27 maggio alle ore 18,00 Nadia Nunzi presenta Ti amo anima mia. Una storia di violenza, presso la sede di Pescara dell’Ordine degli Psicologi dell'Abruzzo, in Via Lungaterno Sud, 86, la presentazione conclude l'evento denominato “Quando un rapporto diventa conflitto” incontri con gli autori.
Una storia di amore e di violenza.
Una storia d’amore finita male, tra un ragazzo e una ragazza.
Dall’incontro di Najaa con Sajmir, che sembra essere l’uomo più importante della sua vita, all’innamoramento più assoluto, al matrimonio, alla quotidianità e ai successivi problemi di gelosie e convivenza fino alla violenza che prosegue con la reale rottura del rapporto.
Perché ha deciso di scrivere Scegliere il cambiamento, quando ha preso questa decisione?
La psicologa presso la quale ero in terapia, mi faceva tenere un diario degli eventi, delle emozioni, delle riflessioni personali, delle scelte che m’invitava a fare, dei miei sogni: sia quelli a occhi aperti che quelli notturni. Io che amo scrivere, riempivo pagine e pagine del mio quadernino. Così un giorno le ho detto: “Io qui sto praticamente scrivendo un libro”. Lei mi ha risposto: “Perché no?”. Ricordo a memoria le parole con cui mi ha convinta da subito: “Se te la senti… Mi rendo conto che ti sto chiedendo tanto, ma sono sicura che potrai aiutare tante persone che hanno il tuo problema. C’è molta letteratura sulle dipendenze e in particolare sugli alcolisti, ma i loro familiari vivono nel silenzio e nella vergogna. Provaci”.
Ho cominciato a pensarci già in metropolitana mentre tornavo a casa.
In questo testo, gli autori tratteggiano stralci di vita ed esperienza di persone con sofferenza mentale. Ci si potrebbe aspettare, di leggere asettiche “storie cliniche” per addetti ai lavori, gli autori invece cercheranno di stupire il lettore dimostrando di amare più la “fotografia” che la nosografia.
Sono quindici le storie proposte all’attenzione del lettore; vicende concepite con la fantasia ma senza tralasciare l’osservazione effettuata durante il lavoro sul campo. Nei racconti, eventi e situazioni, stati d’animo ed emozioni danno vita a vicende personali dove il lettore potrà cogliere alcuni aspetti della patologia.
In preparazione
Un nemico minaccioso è determinato a distruggere il futuro di una coppia sposata da diversi anni. Ha un nome molto comune: alcolismo. Ma qui non è la dipendenza dall’alcol
a fare da protagonista: chi scrive è lei che, nascondendo il problema, vergognandosi di quanto accade dentro e fuori casa, ma soprattutto tacendo e mascherando il proprio
dolore, diventa vittima di una malattia: la sindrome di codipendenza.
È una condizione psicologica che determina una serie di comportamenti influenzati da quelli dell’altro.
L’autrice si propone di percorrere insieme al lettore il sentiero attraverso il quale ha abbracciato il cambiamento che le ha permesso di guarire.
Questa ricerca prende spunto dalle recenti campagne di sensibilizzazione in campo medico-sanitario che hanno evidenziato alcune problematiche peculiari del genere maschile.
In particolare una ricerca dell’ISPO afferma che: “Il 52% degli uomini con più di 40 anni soffre di problemi di erezione: stress, stanchezza, ansia da prestazione…”
Viviamo in un tempo in cui radicali cambiamenti nel processo procreativo iniziati nel secolo scorso, hanno modificato il rapporto tra sessualità e procreazione e di conseguenza
hanno creato uno stravolgimento nei ruoli, sia nella donna, sia nell’uomo.
L’autore ripercorre, attraverso dati statistici, antropologici e culturali, l’evoluzione del genere maschile, formulando ipotesi circa le cause di una indiscussa crisi di genere.
Delirio. Composizione e scomposizione del pensiero delirante di Enrico Magni
Il libro origina e prende forma da un contesto clinico di un dipartimento di salute mentale in cui il delirio è parte sostanziale della quotidianità.
L’atto del “de-lirare” oltrepassa il controllo della ragione e mette in scacco il potere del sapere. Il libro conduce il lettore a scoprire come si forma e si struttura il delirio, come fa l’orologiaio che smonta, rimonta meccanismi ed ingranaggi delicatissimi senza mai perdersi tra rotelle, congegni e senza smarrire il senso ultimo del lavoro, che è comprendere come si muovono questi ingranaggi dell’orologio. È scoprire come il gioco del disordine nasconda un ordine.
Ma cosa sognano i bambini? Interpretazione dei sogni infantili, prognosi e rischio psicopatologico di Salvatore Vallone
Il saggio tratta il tema dell’interpretazione dei classici sogni dell’infanzia, della prognosi auspicabile e del rischio psicopatologico implicito. Il testo si contraddistingue nella prima
parte per la spiegazione teorica del fenomeno del sogno secondo la metodologia psicoanalitica e nella seconda parte per l’interpretazione di una vasta gamma di sogni classicamente collegati all’evoluzione psichica dell’infanzia e dell’adolescenza, sempre secondo le teorie di Sigmund Freud.
Esiste una traccia di vita che siamo obbligati a percorrere?
Quanto decidiamo noi e quanto è già scritto?
Questi gli interrogativi che solleva la storia di Chiara Cervi, una professionista determinata a lasciare il segno nell’olimpo dei grandi architetti e non certo una donna con la testa
fra le nuvole che perda tempo a indagare il lato impalpabile della vita.
Ma mentre Chiara è razionalità, concretezza e solo lavoro, il suo corpo si ammala: nessun medico sembra poterla aiutare.
Creare buoni prodotti editoriali non è sufficiente per garantire il successo di una casa editrice. L'editore deve farsi conoscere e comunicare nel modo migliore il proprio progetto e i propri libri, il web è quindi la via di comunicazione indispensabile per farsi trovare dai lettori, sempre più esperti del mondo virtuale, e per promuovere i propri prodotti.
Per muoversi con disinvoltura nell'universo del web, è però necessario essere sempre aggiornati conoscendone gli strumenti coi relativi punti di forza o criticità.
Edizioni Psiconline ha accettato questa sfida partecipando al Web Marketing Festival, un evento che rappresenta un'occasione per formarsi, aggiornarsi e fare il punto su come si stia evolvendo il settore.
Abbiamo partecipato al Web Marketing Festival perché vogliamo capire quali cambiamenti si realizzeranno nel mondo digitale e cosa ci riserva il futuro.
La realtà del Web è infatti un mondo in continua e incessante evoluzione e il tempo su Internet scorre molto molto velocemente. Le competenze acquisite nel corso degli anni oggi sono superate e appartengono alla preistoria.
Abbiamo capito che per migliorare i nostri servizi è indispensabile pensare rivolti al futuro, anche se il presente ci soddisfa molto, perché il futuro della nostra azienda ha bisogno di essere pianificato oggi.
Noi crediamo che restare al passo con i tempi sia fondamentale e che sia importante anticipare sempre più le tendenze del mercato per questa ragione riteniamo che la formazione sia il primo passo per il raggiungimento di questi obiettivi.
Investire nella formazione è necessario per valorizzare e incrementare le nostre competenze, avere visibilità e per innovare tecnologie e comunicazione.
Abbiamo deciso allora di dedicarci ad una full-immersion di formazione: E-commerce, Social Media Management, Facebook e Social Advertising, Content Marketing, SEO... e tanto altro ancora per crescere, essere sempre più visibili nella rete e offrire un servizio sempre più innovativo!
La luna blu. Il percorso inverso dei sogni un grande successo di Massimo Bisotti pubblicato nella prima edizione cartacea da Edizioni Psiconline nel 2012, dopo numerose ristampe è stato pubblicato nella versione ebook disponibile anche su Amazon.
Una storia, un incontro un racconto: lievi spunti cronologici spazio temporali, eppure i tre protagonisti, Meg, George (il sogno), Demian, (la realtà) tengono sospeso il lettore pagina dopo pagina. Gli interrogativi dominanti: che cosa succederà? Si incontreranno? Si ameranno?
Una traccia che dà via via le risposte che il lettore desidera, inoltre la riflessione incalzante dell’autore, sull’amore, sulla vita, sulle relazioni offre a chi legge una visione profonda e sofferta del vivere quotidiano: “una faccia che dev’essere quella perché quella ormai tutti conoscono e non la puoi tradire”. “Sembra che la felicità non stia nello stare bene ma nel tornare a stare bene, altrimenti nemmeno te ne accorgi se sei felice”. Ciò che colpisce è che Meg, la protagonista per realizzare il suo ” sogno” e per liberarsi di “quell’ombra nera che copre il blu quando ci sentiamo rifiutati, non voluti, incompresi, messi in un angolo”, compie un cammino dentro la sua anima. “Tutta la vita è un viaggio verso e dentro noi stessi”. (Dott.ssa Maria Grazia Principato, psicoterapeuta della coppia e della famiglia)
"Credo che l’amore abbia un punto di non ritorno, un punto che una volta varcato non ci permette di tornare indietro. È in quel preciso istante che ci si spoglia dei vestiti razionali e ci si tuffa in mare, dimenticando il salvacuore, anche se non sappiamo nuotare. E forse quel punto ogni volta diventa l’incoscienza più preziosa della nostra vita"
Ti amo anima mia. Una storia di violenza di Najaa è una storia di amore e di violenza.
Una storia d’amore finita male, tra un ragazzo e una ragazza.
Dall’incontro di Najaa con Sajmir, che sembra essere l’uomo più importante della sua vita, all’innamoramento più assoluto, al matrimonio, alla quotidianità e ai successivi problemi di gelosie e convivenza.
Una lotta estrema tra amore e violenza, con tutte le contraddizioni che esse comportano, fino al momento della verità, quando Najaa apre gli occhi e si accorge della realtà, lui ha un’altra vita e un’altra moglie.
Da questo momento inizia la storia fatta di violenza che prosegue con la reale rottura del rapporto, la persecuzione dell’uomo nei confronti di lei, fino alla separazione legale.
“Guarderò spesso il Sole proprio come facevo da piccola. Capirò che il senso della vita è semplicemente viverla. Capirò che è meglio aspettare invece di correre, perché spesso si trova molto di più nell’attesa che nella continua ricerca. Scriverò la parola FINE e mi sentirò assolta.”
Intervistiamo Raffaele Renna, per avere risposte ai tanti interrogativi sull'amore, sul partner ideale e sull'innamoramento.
D. Un testo davvero originale, adesso anche in ebook. Quando e come ha concepito questo lavoro?
R. Fin dalla nascita ho avuto un particolare spirito riflessivo e, dentro di me, è rimasto sempre il bambino che chiede alla mamma i tanti “perché” legati alla vita. Ad esempio, quando ho notato che le donne di cui mi innamoravo avevano “qualcosa” in comune (e non solo affinità somatiche), mi è venuta la voglia di indagare sul fenomeno; a maggior ragione quando poi ho scoperto che non riguardava solo me.
D. Si può considerare un manuale?
R. Visti i risultati finali di questi studi, riguardanti le problematiche interne ed esterne
della coppia, il libro è diventato anche un manuale, considerando pure che il 40% delle coppie o si separa o divorzia (e il restante 60% non è che se la passi così bene). Non a caso concludo affermando che la scelta del partner è sempre da considerare un azzardo, una scommessa che però va fatta ed è necessaria.
D. A chi è rivolto?
R. Se l’amore coinvolge tutti, è ovvio che il libro è rivolto a tutti e a tutte le età. In particolare mi rivolgo ai preadolescenti e adolescenti, perché quella è la fase dell’età evolutiva in cui maggiormente va compreso il fenomeno dell’attrazione verso “l’altro” sesso, anche per dare un nome a quelli che possono essere i veri sentimenti nei confronti del potenziale partner. Tra l’altro, è la fase di crescita psico-fisica in cui si matura il proprio sé sessuale/corporeo attraverso il rapporto (un buon rapporto dico io) tra il maschio e la femmina. E questo rapporto (particolare che sfugge ai più) si determina sia tra noi e gli altri, sia all’interno di noi stessi.
D. Il codice segreto dell'amore. L'utopia del partner ideale. Perché questo titolo?
R. Il titolo sta a indicare che ognuno di noi ha una mente strutturata e programmata per innamorarsi di una determinata categoria di persone, ovvero di un certo modello ideale di partner, il quale risulta essere unico, individuale e insostituibile, come se fosse appunto un codice personale di cui non si è consapevoli. E per questo è segreto. Il partner ideale rimane però un’utopia, perché nella realtà non può esistere. Non può esistere, in quanto la mente si attende (e pretende), inconsciamente, sempre la perfezione e una bellezza assolute.
D. Ci parli degli studi che hanno dato vita al suo volume.
R. Sono partito dal fenomeno della somiglianza tra i partner delle coppie, da quelle più famose a quelle più comuni della porta affianco, passando per quelle storie di migliaia di ragazzi e ragazze delle scuole in cui ho insegnato, e non solo, testando anche intere classi campione che danno validità scientifica alle intuizioni e agli assunti di partenza. Il problema era trovare un sistema di misurazioni su vasta scala valido in termini statistici, che alla luce dei risultati si può chiamare biometrico.
D. Cosa è l'amore? E la bellezza?
R. Constatato e verificato il fenomeno delle somiglianze, bisognava capire se bastasse questo fattore a farci innamorare. Ossia: io mi sono innamorato di mia moglie (e viceversa) perché semplicemente somigliamo (nelle vedute, nelle scelte, negli ideali, somaticamente ecc.) o c’è qualcos’altro sotto? Bene è risultato evidente che non basta il fattore somiglianza psico-somato-caratteriale (tra l’altro da chiarire bene). Anzi, tale componente è “subordinata” a un altro fattore che, a ragion veduta, ha una rilevanza addirittura cosmica. Si tratta del fattore BELLEZZA. Come si percepisce la bellezza? Ho preso in considerazione gli studi, ormai millenari, dei parametri di proporzione e di armonia compiuti da scienziati, matematici e artisti, i quali hanno notato una costante geometrico-matematica che ci accomuna tutti nel condividere un senso oggettivo della bellezza. Leonardo da Vinci la chiamò SEZIONE AUREA. Ho preso poi questo valore e ne ho fatto un parametro comparativo e di riferimento tra i vari volti che ho studiato. Chiedendo, in secondo luogo, a migliaia di persone (ai miei studenti liceali in primis) quali fossero i propri idoli della musica, del cinema ecc., ho constatato che tra questi idoli e i volti dei relativi fans ci sono delle affinità somatiche, prima ancora che caratteriali, almeno per come gli idoli vengono immaginati dagli stessi fans che li scelgono. Non a caso, si tratta sempre di personaggi molto famosi che si immaginano come idilliaci, perfetti, bellissimi, eroici e quant’altro.
D. Quando nasce l'amore?
R. L’amore è appunto il richiamo forte e inconscio a questo archetipo, soggettivo e oggettivo insieme, della bellezza attesa e percepita che ci caratterizza in quanto modello a nostro avviso vincente su tutti gli altri, che ci fa sentire gratificati, realizzati, pur nella infinita varietà di livelli. Il parametro della perfezione rimane sempre quello, ma cambiano i modelli: a ognuno il suo, pronto a incontrare il partner giusto che risponda alle nostre “esigenze”. Obiettivo il sublime, quell’irraggiungibile sublime.
D. Di chi e di che cosa ci innamoriamo e perché ci innamoriamo?
R. Per quanto riguarda il partner, ci innamoriamo del maschile e del femminile che ci
manca per completare l’unità primigenia idealizzata da cui proveniamo e di cui ognuno di noi è espressione. Per quanto concerne tutto il resto, ci innamoriamo delle cose con le quali ci identifichiamo e che ci aiutano ad essere ciò per cui siamo nati e su cui sviluppiamo il nostro personale talento.
D. E il colpo di fulmine esiste?
R. Non solo esiste, a variegati livelli, ma rappresenta un segnale, un’indicazione più o meno significativa da parte della nostra mente inconscia. Se mi giro di scatto nel vedere una bella donna al supermercato, evidentemente il mio cervello vuole investire delle energie e rileva inconsciamente degli aspetti interessanti di quella persona, immaginandola poi dentro secondo i propri desideri e le proprie attese.
D. Il proprio modello ideale di partner può cambiare, anche col passare degli anni, o rimane immutato per sempre?
R. Fondamentalmente il proprio modello ideale di partner non cambia mai, ma può solo subire degli adeguamenti, in relazione alle esperienze positive e negative che si hanno sul campo. Infatti, la scoperta di questo studio è proprio questa: “Si nasce e si muore con lo stesso modello ideale, come dimostrano, per altre vie, i tantissimi casi di G.S.A. in cui fratelli e sorelle, adottati alla nascita da famiglie diverse, in età adulta incontrandosi casualmente si innamorano pazzescamente. Ciò succede nel 50% dei casi, una percentuale che da sola dimostra il mio assunto teorico, e cioè che noi nasciamo già predisposti ad essere attratti da persone e cose che abbiano affinità con il nostro mondo idealizzato, un mondo di cui noi stessi siamo espressione imperfetta. Per questo motivo, tutto quello che scegliamo ci assomiglia in qualche modo, dall’automobile al partner, dalla musica ai libri, fino al modello di cellulare.
D. Perché conoscere le radici nascoste dell'innamoramento?
R. Conoscere il proprio codice nascosto dell’amore aiuta a comprenderci fino in fondo e a dare un significato e un senso alla nostra vita.
D. Si può affermare che si è in un certo senso predisposti per l'amore e soprattutto per l'amore duraturo?
R. Siamo predisposti per l’amore e soprattutto per l’amore duraturo e lo assecondiamo in funzione a quello che troviamo nel partner, soprattutto in termini qualitativi, rispetto al modello sognato. Il problema è che, anche nei casi più fortunati, non si è mai soddisfatti al 100%, aggiungendovi, tra le cause, le modifiche somato-caratteriali cui ognuno di noi va incontro con l’avanzare dell’età.
ANCHE IN EBOOK
Alla presenza di un gruppo di addetti ai lavori, prevalentemente psicologi e psicologhe impegnate nel lavoro sul territorio all'interno di progetti di vario tipo, Massimiliano Anzivino ha presentato il suo testo condividendo con i colleghi le difficoltà ma anche le risorse del momento attuale.
Si è parlato molto di scuola ma anche delle sfide che la professione di psicologo sta affrontando, prima fra tutte quella di trovare un equilibrio tra gli aspetti più tecnici e quelli più relazionali.
Costruttori di cerchi è infatti il tentativo di proporre una metafora, un concetto che sappia rimettere in primo piano gli aspetti più semplici ma spesso più dimenticati per la promozione del benessere delle persone e delle organizzazioni nelle quali si opera come professionisti: uscire dalle proprie stanze, dai propri ruoli, dalle proprie identità radicate per ricordare quanto l'essere umano abbia bisogno prima di tutto di contatto umano, di occasioni di fiducia, di gruppi su cui contare.
Dal cerchio predisposto per l'occasione dai padroni di casa, Leonardo Angelini e Deliana Bertani, sono nate domande e discussioni, spunti per arricchire la visione della professione di psicologo e del difficile e raffinato lavoro che gli viene richiesto.
Questa presentazione è stata per certi versi un ritrovarsi tra amici, in un gruppo di lavoro di cui l'autore ha fatto parte nella prima fase della sua carriera come counsellor scolastico all'interno del progetto Free Student Box nelle scuole medie superiori di Reggio Emilia.
Nel mese di maggio sono in programma altre presentazioni: una ancora a Reggio Emilia all'interno di un percorso di dialogo tra scuola, amministrazione pubblica e associazioni di cittadini; l'altra a Bologna presso la sede dell'Ordine degli Psicologi dell'Emilia Romagna
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